Il rumore dei pensieri
Giù in strada c'è silenzio.
Ci sono alcuni lampioni bianchi, intervallati da altri gialli, che sporcano il buio con una luce irreale.
Nelle strade vicine ogni tanto passa un auto e un cane puntualmente abbaia ma il rumore si perde presto nella notte e torna il silenzio.
Anche dentro di me c'è silenzio. Quello pesante di troppe parole non dette, quello rumoroso dei pensieri che ti tengono sveglio.
Lei è uno di questi pensieri. Lei è un bel pensiero.
Come tutti gli innamorati, vittima e carnefice di me stesso, a volte soltanto poterla guardare mi fa stare bene anche se ci sarebbe tanto altro da fare, tanto da dire. Se solo lei volesse.
Nella benefica calma che precede il giorno cerco qualcosa cui legare le mie fantasie e mi viene in mente una canzone - un'altra canzone - che parla di lei. Come fanno le parole?
Per un attimo il dolore di saperla lontana - quel dolore fisico che taglia il respiro - prende il sopravvento e mi immobilizzo nel buio della stanza, aspettando che passi.
Penso al suo viso e istintivamente sorrido. Come fanno le parole?
io sospeso al tuo sorriso e le mani perse su di te poi ricordo mi perdevo se arrivavo alle tue labbra sempre pronte a ricordarsi di me...
Poi rivivo attimi di ieri, all'enorme distanza che può esserci in un momento, all'incapacità di dire qualunque cosa, di fare un qualsiasi gesto per paura di sbagliare e vederla andare via. Di nuovo andar via.
Così canto un'altra strofa per non far morire i miei pensieri, per vivere fino al mattino e vederla entrare sorridendo dalla porta principale della mia vita. Come fanno le parole?
una come te io non l'ho vista mai per una come te si può cambiare sai si può imparare sai si può decidere che tu sei quella giusta che...
Guardo i riflessi dei lampioni nella penombra ormai meno densa.
Tra un'ora sarà l'alba e il silenzio assordante di questa notte svanirà.
Ci sono alcuni lampioni bianchi, intervallati da altri gialli, che sporcano il buio con una luce irreale.
Nelle strade vicine ogni tanto passa un auto e un cane puntualmente abbaia ma il rumore si perde presto nella notte e torna il silenzio.
Anche dentro di me c'è silenzio. Quello pesante di troppe parole non dette, quello rumoroso dei pensieri che ti tengono sveglio.
Lei è uno di questi pensieri. Lei è un bel pensiero.
Come tutti gli innamorati, vittima e carnefice di me stesso, a volte soltanto poterla guardare mi fa stare bene anche se ci sarebbe tanto altro da fare, tanto da dire. Se solo lei volesse.
Nella benefica calma che precede il giorno cerco qualcosa cui legare le mie fantasie e mi viene in mente una canzone - un'altra canzone - che parla di lei. Come fanno le parole?
Per un attimo il dolore di saperla lontana - quel dolore fisico che taglia il respiro - prende il sopravvento e mi immobilizzo nel buio della stanza, aspettando che passi.
Penso al suo viso e istintivamente sorrido. Come fanno le parole?
io sospeso al tuo sorriso e le mani perse su di te poi ricordo mi perdevo se arrivavo alle tue labbra sempre pronte a ricordarsi di me...
Poi rivivo attimi di ieri, all'enorme distanza che può esserci in un momento, all'incapacità di dire qualunque cosa, di fare un qualsiasi gesto per paura di sbagliare e vederla andare via. Di nuovo andar via.
Così canto un'altra strofa per non far morire i miei pensieri, per vivere fino al mattino e vederla entrare sorridendo dalla porta principale della mia vita. Come fanno le parole?
una come te io non l'ho vista mai per una come te si può cambiare sai si può imparare sai si può decidere che tu sei quella giusta che...
Guardo i riflessi dei lampioni nella penombra ormai meno densa.
Tra un'ora sarà l'alba e il silenzio assordante di questa notte svanirà.