mercoledì 7 febbraio 2007

"Manuale d'amore 2" di Giovanni Veronesi

A volte non c'è bisogno di avere grandi aspettative per avere grandi (o piccole) delusioni.
Capita di non credere a tutte le risate di cui ti raccontano e di pensare che forse hanno riso tanto per propria allegria o per troppa disperazione; così come non vuoi credere all'incubo di cui ti parlano, perchè una commedia sull'italianità non può improvvisamente trasformarsi in una tragedia.
Allora compri un biglietto, ti siedi e aspetti che qualcosa accada.
Ma non accade nulla!
Il regista è un tizio che conosce bene il mestiere ma questa volta, uno e trino (soggetto, sceneggiatura e regia), indovina il primo, sbaglia di molto la seconda e da dietro la macchina da presa alla fine non riesce a salvare il risultato.
Gli attori sono (quasi) tutti bravi e (quasi) tutti ben impostati nei rispettivi personaggi; ma neppure questo è sufficiente ad evitare di guardare l'orologio nell'ennesima pausa del racconto.
Insomma difficilmente riuscirà a distogliere dai propri pensieri se, come capita a me, i pensieri sono tali da farti compagnia anche la notte con la loro ingombrante presenza.
La parte migliore del film? Buio in sala, il rullo parte, lo schermo s'illumina e si odono le note di un pianoforte... eppure sentire (un senso di te)...

2 commenti:

  1. Sono ancora indeciso su chi abbia recitato meglio: se le palle di Scamarcio (in primo piano per tutto il primo episodio) o la Bellucci. Boh. Complimenti per il blog. Fai un salto sul mio http://fabiomarzo.blogspot.com

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  2. è un film... inutile. Diciamo inutile per non essere cattivi. Bisognerebbe che un'associazione consumatori faccia richiesta di risarcimento per gli spettatori.

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